Let’s run.

20140610_202248Un passo dopo l’altro. E dopo un altro ancora, un piede leva e l’altro metti.
Sai che correre non fa per te o almeno questo è quello che hai sempre pensato.

“E’ da pazzi pensare di mettersi a correre per un’ora di seguito! Io non riesco a correre nemmeno da qui a lì. E poi perché? Mi chiedo perché la gente decida di fare tutta quella fatica. Dicono che si diventi drogati di corsa, che le endorfine che vengono liberate siano meglio di qualsiasi sostanza stupefacente. Mah.”

Un giorno però decidi che correre può fare anche per te. Punti la sveglia la mattina presto e vai in piazza al buio ad alternare 90 secondi di camminata a 90 interminabili secondi di corsa. A casa ti guardano come se ti fossero spuntate improvvisamente le antenne aliene e forse scommettono dopo quanto tempo questa novità sarà solo un ricordo.
Eppure, nonostante forse nemmeno tu ci creda fino in fondo, vai avanti.

Porti le scarpe da corsa quando vai al mare e il week end corri sul lungomare, cadi anche, ma ti rialzi tutta sporca di fango e vai avanti fino a quando senti nelle cuffie “sessione terminata”.
A volte non hai voglia di uscire, sta per piovere, sei stanca ma da qualche parte dentro di te trovi la forza di cambiarti e chiudere la porta di casa dietro di te. Lo fai. Questa volta non molli.
Arriva l’estate, in giro per l’Europa le scarpe rimangono chiuse dentro la valigia. Ti sarebbe piaciuto correre a Parigi o ad Amsterdam ma non sei riuscita ad organizzarti.
Quando torni a casa pensi che non avrai la forza di ricominciare da dove hai lasciato, invece ti stupisci e continui fino a che non incontri quel momento.

Il momento esatto in cui hai corso l’ultimo dei 34 minuti che non pensavi saresti mai stata in grado di correre ininterrottamente, il momento in cui alla fine di quel minuto sei talmente felice che non smetti di correre ma aumenti la velocità, quel momento in cui sul tuo viso compare un sorriso che non riesci a nascondere, il momento preciso in cui le lacrime rigano il tuo viso perchè sei fiera di quello che hai fatto, perchè hai vinto contro i fantasmi, hai vinto contro quello che eri e quello che pensavi non saresti mai stata.

Il momento preciso in cui capisci cosa vuol dire essere felice di correre, il momento stesso in cui sei felice di te.

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